Started on Novembre 20, 2024


Esistono due possibilità: o siamo soli nell’universo o non lo siamo. Entrambe sono egualmente terrificanti.”

Alieno. Così mi sento. Quando da fuori mi guardo ridere, correre, parlare o ascoltare. Soffrire, scrivere, piangere o ballare. Spingere, annusare, fuggire o lottare. Prendere, lasciare, fottere o amare. Alieno al mondo che mi ospita insieme ad altri ostili coinquilini abito quest’uomo con contratto ad equo canone pagando la pigione con l’unica moneta in corso tra gli umani: l’indifferenza. Così mi sento davanti al mio corpo nudo alle specchio. Indifferente. dentro il mio corpo sotto la doccia. Indifferente davanti al suo biondo e insonne tra lenzuola color nostalgia. Alieno ora dentro il mio gonfio involucro che nel fiume galleggia livido alieno alle mie mani che carezzano mio figlio alieno a mio figlio e alle grigie pareti di questo ospedale alieno alla luce che non mi ricorda la pace ma sangue caldo e brace alieno alla notte che non mi ricorda il sonno e le stelle ma solo una barella d’acciaio in cui li visti distesi alieno mentre chiudo le palpebre e seduto a bordo del letto mi osservo osservare il soffitto mentre fingo di dormire Alieno al mio dita che indica una costellazione lontana che un giorno ancor più lontano ero solito chiamare casa.

   

 

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